Tra la metà del '200 e gli inizi del '300 si assiste ad un fenomeno di grande importanza in Italia, il passaggio dalle istituzioni comunali al governo di un solo signore. Tutto questo succede con modalità e tempi diversi sul piano nazionale. La signoria è la risposta alla crisi interna del comune, infatti, nacque proprio nel momento in cui la lotta fra le fazioni comunali erano giunte ad un punto di non ritorno e rischiavano di compromettere l'esistenza del comune stesso. Il signore è dunque una sorta di pacifista, e cioè colui che mette pace alle guerre interne del paese anche perdendo la propria libertà. L'epoca delle Signorie in Italia ha origine tra il XIII ed il XV secolo a seguito del disfacimento dell'impero dominato da Federico II e della crisi dei comuni indeboliti da decenni di lotte, guerre tra guelfi e ghibellini, povertà dei popoli. È a questo punto che i comuni iniziano a mettere il potere nelle mani di famiglie ricche e potenti già importanti per la regione di riferimento attraverso la figura del podestà. I signori stabiliscono alleanze con alcuni vicini e linee di difesa con altri. Spesso nell'epoca quattrocentesca diventano magnati dell'arte e se a loro si devono tante ingiustizie e negazioni di diritti al popolo, si deve anche la bellezza delle nostre città di oggi e della consistenza presenza in Italia di opere d'arte. L'evoluzione delle Signorie è quindi una storia che ha forte rilevanza sull'Italia di oggi.
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Quali furono le più importanti signorie delle città italiane nel XIV e XV sec.?